Tutorial - Come montare una cucina

Avatar utente
macigno
Utente junior
Messaggi: 242
Iscritto il: 03/09/2015, 23:06
Gender: None specified

Tutorial - Come montare una cucina

Messaggioda macigno » 10/03/2016, 14:25

Quando montate una cucina non date niente per scontato. Non fidatevi di niente, controllate tutto.

Pensare che sia tutto automaticamente scontato potrebbe essere un errore.

Per finire un lavoro del genere debbono contribuire molti artigiani: muratori, piastrellisti, elettricisti, idraulici e voi.

La cucina si divide fondamentalmente in tre grosse parti:

Mobili- Elettrodomestici-top

MOBILI I mobili subuscono una ulteriore divisione in: PENSILI-BASI-ANGOLI-COLONNE-PENISOLE-ISOLE-VETRINETTE

PENSILI: Come dice la parola stessa sono loro quelli che andranno attaccati alla parete. Da qui nasce tutto il sistema di aggancio fatto di attaccaglie, tasselli e barre.

I pensili sono di varia misura da quelli a una anta a quelli a 2 o più ante. Come larghezza partono da 10-15 cm col pensile jolly e vanno avanti con 30-40-45-60-80-90-120 oltre sono rari e comunque su misura.

Altro parametro importante è l'altezza; si parte da una misura minina di 44cm che sarebbe il pezzo della cappa e si sale. Ci sono pensili da 60cm ma la misura principe è 70-72 cm per il semplicissimo motivo che usano la stessa antina delle basi, per andare avanti a 90cm a 100 fino ad un massimo di 120cm molto raro.

BASI: La larghezza rispecchia sempre la larghezza del pensile, l'altezza è standarizzata a cm 82-84 + il top.
il motivo risiede nel corpo di alcuni elettrodomestici come il lavastoviglie che presenta questa misura caratteristica di cm82 con un buon registro dei piedi si può sollevare, comunque il giusto è quello.

Il top copre tutto.

Basi speciali sono quella del sottolavello e quella del forno. Il sottolavello è spesso rivestito con un lamierino che lo impermeabilizza da una ventuale perdita d'acqua. Il fondo non c'è quasi mai, come nella base del forno. Non c'è e non conviene che ci sia per fare respirare gli elettrodomestici a essi collegati.

Spesso le basi hanno una profondità inferiore a quella del top perchè non devono andare a toccare fino al muro.
Questo, quando c'è è una cosa ottima perchè permette dietro tutta la cucina la creazione di un corridoio per il passaggio di tubi del gas e tubi di caricio e scarico di lavastoviglie e frigoriferi. Come se non bastasse adesso ci sono anche i frigoriferi che hanno bisigno della presa d'acqua, ma lo vedremo dopo.


GLI ANGOLI

Sono mobili molto difficili da montare ma anche da costruire.

La grande differenza tra l'angolo pensile e l'angolo base è data dal fatto che mentre le basi hanno una profondità di 60 cm i pensili, invece, hanno una profondità di soli 30-33cm.

Se idealmente immaginiamo un quadrato a cui abbiamo tolto uno spigolo ci rendiamo conto che mentre nell'angolo pensile dopo aver fatto quattro angoli 60-60-31-31 si crea un vuoto dove andrà allocata un'antina, se facessimo lo stesso con l'angolo base: 60-60-60-60 esso avrebbe accesso zero. Per questo motivo di solito questo tipo di angolo base ha una prolunga che corrisponde ad un'antina oltre l'angolo pensile. Ovvero 60+45 =105 quindi l'angolo base misura quanto un angolo pensile più un pensile ad un'antina. Piccolo problema nasce dal fatto che questo crea un angolo base DX e un angolo baseSX.

Esistono anche altri tripi di angoli che sono dritti e le ante del pensile si incontrano ad angolo retto, come esistono angoli base che sono identici al corrispettivo angolo pensile, questo però è un angolo ormai desueto perchè si usa e si usava su basi di profondità 50 e non avevano il top intero ma solo un piano spezzettato con lavelli e piani cottura da appoggio. Sono il punto debole della cucina, perchè creano punti di non facile accesso, su questo tema sono stati sviluppati tantissimi modelli fino addirittura ad un angolo che si caricava dall'alto come una lavatrice, poco pratico.

Essendo mobili montati a squadro creano grandi problemi quando incontrano un muro storto, come vedremo dopo.

LE COLONNE

Sono relative a colonne per frigo per forno ma anche per cesti e cestoni estraibili.

Mentre le colonne forno si sono ampliate con un uso maggiore e con l'inserimento anche del forno a microonde, viceversa le colonne frigo sono state quasi abbandonate a favore del più semplice frigo free-standing.

La particolarità di queste colonne sono il doppiofondo dietro con la creazione di un corridoio d'areazione.

La scheda tecnica della Zanussi raccomandava non meno di 50mm x560 di presa per l'aria con relativa feritoia sul frontale del frigo e dello zoccolo.

Nel forno oltre alla zona per l'areazione si consiglia anche di usare un forno con ventilazione tangenziale di raffredamento. Le misure dell'incasso sono ormai standarizzate che se per caso voleste cambiare forno lo potete fare con assoluta tranquillità.

Le colonne sono importantissime nel montaggio della cucina per due motivi: primo determinano l'altezza della cucina ed è una cosa da tenere presente con registro dei piedi a circa 2 mm ( per favorire l'inserimento dello zoccolo ma anche per la possibilità di abbassarsi un pò confronto al pensile), secondo sono la parte più importante per la sicurezza dei pensili in quanto possono essere agganciati con viti d'accoppiamento sul lato,almeno, dove c'è una colonna che scarica a terra una parte del peso.

Le colonne del frigo sono montate con il primo traverso inferiore in plastica perchè al primo travaso d'acqua da parte del frigo il pezzo tende subito a marcire.

Altra raccomandazione e quella di usare un piede con flangia larga che nella parte bassa d'appoggio al mobile va a supportare il fianco del mobile. Il piede sostiene montante e traverso.Troppo frequente la caduta del fianco del frigo con la base che rimane intatta col piede.

Normalmente hanno una misura d'altezza che varia da non meno di 2mt fino ad un max di mt 2,40 con pensile h 100. X 60 nelle colonne forno e frigo e 30-45-60-90 per le colonne d'arredo.

PENISOLE-ISOLE-VETRINETTE

Le penisole sono quasi dei tavoli attaccati ad un fianco o un lato della cucina. A volte sono vere basi messe per traverso e fungono da penisola. Sono rivestite intorno intorno con ante della stessa manifattura della cucina ed hanno un lato accessibile con ripiani.

Le isole sono mobili destinati a cucine con prerogative maggiori perchè di solito ospitano il lavello e il piano cottura. Portare al centro della stanza lavello e/o piano cottura comporta sicuramente una predisposizione iniziale della stanza, non è cosa da improvvisare.

Le vetrinette sono di due tipo quelle a pensile e quindi sono a tutti gli effetti dei pensili, e quelle lunghe che poggiano sulla base.

Per quest'ultime bisogna portare diversi accorgimenti: rispettare l'altezza dei pensili altrimenti si arriva alla fine della cucina con la vetrinetta poggiata sulla base completamente diseallineata, l'alzata dietro al top deve essere prevista più corta per fare poggiare il mobile a muro.

ELETTRODOMESTICI
sono molto importanti perchè sono i veri protagonisti della cucina e richiedono una certa preparazione per l'installazione.
Anche se per legge gli impianti del gas ed elettrici devono essere fatti da persone qualificate.

LAVELLI
possono essere in acciaio inox, fragranite, acciai smaltati( in forte disuso), plastiche speciali a tutto pieno (Thelma), pietra vera scavata dal marmista ( molto costosi circa 1000,00 euro), fusi nel top cucina , corian, porcellanati ( ormai superati)
Possono essere d'appoggio, da incasso normali, da incasso filo top, da incasso sottotop.
Le misure variano da una sola vasca fino al più grande con due vasche+ gocciolatoio.
Oggi sono molto richiesti i big bowl.

PIANI COTTURA

la principale differenza tra un piano cottura moderno e aggiungo a norma è la termocoppia i piani valvolati con valvola di sicurezza sul gas.

I piani cottura, come i lavelli, esistono di tutte le dimensioni, forme ed incasso, che vanno dal tradizionale, al filo al semifilo.
Partono da 2 fuochi 30 cm, 4 fuochi 60 cm, fino ad un massimo di 5- 6 fuochi che corrisponde alla misura più grande che sarebbe il 90 cm.
Molto interessante è la fascia di piano cottura che copre il 4-5 fuochi, ed è occupata dal piano cottura da 70 cm e ultimamente anche dal 75cm.
La particolarità di questo piano cottura è rappresentato dal fatto che si può incassare sullo stesso foro del piano da 60 cm. Quindi se avete spazio e volete sostituirlo con uno più grande lo potete fare senza cambiare il top.
Unici accorgimenti sono: se tocca al lavello e la cappa che diventa sotto dimensionata.

Vanno menzionati anche i piani cottura completamente elettrici, che sono i pc in vetroceramica.
Molto belli perchè non hanno sporgenze e si puliscono con molta facilità in quanto non hanno manopole o interruttori sono con il sistema touch a sfioramento sia per l'accensione che per la potenza e lo spegnimento. Consumano molta energia e non sono molto indicati per il nostro mercato.
Un piano particolarissimo era rappresentato dal piano cottura in vetroceramica a gas. Una vera particolarità perchè il bruciatore restava incassato sotto la ceramica e sia l'accensione che il controllo era elettronico. Molto molto costosi, adesso non si trovano più.

Quando vi accingete all'acquisto di un piano cottura ricordate queste piccole cose: se hanno le manopole d'accenzione a lato, sono piani obsoleti, se hanno le griglie in acciaio inox, diventeranno nere alla prima accenzione. Meglio le griglie smaltate scure, se invece sono in ghisa sono le migliori.

FORNI
sono oramai standarizzati alla misura d'incasso che corrisponde alla base o alla colonna da 60 cm.
La misura interna è di 56,2-56,4 cm. per la larghezza, 58,5-59,0 cm, per l'altezza, non meno di 55 cm per la profondità.
Oltre all'estetica, che è una cosa personale, tra forni in: stile old, ai rustici, ai super moderni tutto inox, ai più economici in smaltato nero, ai super tecnologici, con molta elettronica e cumputerino per la programmazione, si distinguono in: forni a gas e forni elettrici.

Il forno a gas adesso è a controllo elettronico della modulatità della fiamma.
I vecchi forni a gas non sono sicuri.
Adesso anche il più economico dei forni a gas ha la valvola sicurgas. Presentano una difficoltà maggiore al momento dell'allaccio perchè bisogna portare una derivazione del tubo gas; uno al piano cottura e uno al forno.

Gli elettrici adesso vanno per la maggiore, devono esporre, per legge, una etichetta che dichiara il consumo per raggiungere 200 gradi C. e per mantenere quella temperatura per un'ora. Sono in classe A ma anche in classe B.
Il cosumo si è ridotto tantissimo, merito della muffola interna ultraisolata fino al più recente forno a porta fredda, con una sicurezza in più per i bambini, se dovessero toccare accidentalmente la porta del forno soprattutto se questo è collocato in basso sotto al piano cottura.
Ci sono anche forni da 90 cm, seguono la stessa procedura d'incasso ,solo un pò più grandi.

LAVASTOVIGLIE

il lavastoviglie per essere incassato sotto e dentro una cucina richiede un vano con le seguenti dimensioni:
59,5-60,0 cm. per la larghezza, 82 cm come min. per l'altezza, 56 cm come min.per la profondità. Non basta perchè richiede anche un corridoio per il passaggio dei tubi di carico e di scarico dell'acqua. Questi tubi possono passare distesi per terra sotto i piedi delle basi o del lavello, però al momento della risalita per essere allacciati al muro nel sifone e nel rubinetto occorre necessariamente prevedere un doppio fondo nel mobile di almeno 3 cm. Alcune cucine, sembra incredibile, non sono provviste di questo passaggio, e lì bisogna attrezzarsi con un seghetto alternativo e con una punta a tazza per far salire i tubi. Quando questi salgono dietro il lavello, si è avvantaggiati, ma capita anche che salgono dietro una base e son problemi.

Si può incassare anche un lavastoviglie che non è da incasso, basta smontare il piano e inserirlo.
La differenza maggiore sta nel fatto che il L. da incasso è predisposto per l'aggancio dell'antina davanti.
Alcuni modelli hanno una cornice perimetrale in alluminio per l'inserimento solo di un pannellino in formica o al max di compensato.

Alcuni modelli presentano un cruscotto parziale sul fronte con i relativi comandi d'accensione e dente per l'inserimento dell'antina. Altri modelli hanno i comandi sulla testa della porta del L. e il pannello avanti è completo, quindi per accendere e impostare bisogna aprire la porta. In compenso una volta chiusa l'elettrodomestico scompare, sembra una base.

Guida per l'acquisto: la caratteristica principale di un lavastoviglie è la rumorosità, quanto meno fa rumore più costa e più vale. I programmi sono relativi perchè a volte bastano pochi programmi per lavare. Alcuni modelli hanno una quantità infinita di programmi che vanno dal mezzo carico con sensore automatico per il riconoscimento del cestello che tu hai caricato al delay timer alle temperature dell'acqua ecc. ecc.
La minor rumorosità richiede l'uso di materiali buoni e lo studio del passaggio dell'acqua oltre all'isolamenteo della macchina. Una griffe di elettrodomestici tedesca aveva in listino due lavastoviglie praticamente identiche esternamente: a soi 3 decibel di abbattimento di pressione sonora il prezzo era esattamente del doppio.

Sono in classe A per 3 diferse funzioni: Lavaggio con meccanica, riscaldamento dell'acqua e asciugatura.
Le migliori sono in A-A-A

Guardate questo:
http://www.blum.com/it/it/03/index.php

Guardate questi piani cottura.

http://www.gubbioinformatica.it/con...a-induzione.asp


FRIGORIFERI

Il frigorifero da incasso ha subito una battuta d'arresto a favore del più semplice f. della libera installazione.
I viaggiatori usavano chiamare questi tipi di elettrodomestici: " Linea bianca" per via del fatto che al di fuori dell'incasso, le varie lavatrici &C. erano prevalentemente bianche.
Ma erano chiamati anche " Linea appoggio" e " Free standing" ovvero libera installazione.

IL frigorifero da incasso è un pò ostico da montare, ma rispettando alcune semplici regole, alla fine, il lavoro si fa e va anche bene.

Il vano per l'incasso nella colonna f. è relativo solo a quel tipo di f. ; ad esempio se abbiamo H cm.144,6 questo è relativo solo al f. da 230-240 litri. Qualsiasi marca non importa.
Le misure sono tante perchè sono tanti i modelli di f. che vanno dal singolo piccolino di circa 160 lt. al più grande che arriva a 320 lt. ,che sarebbe il rovesciato, ovvero quello col congelatore sotto e il frigo sopra.

Purtroppo non finisce qui perchè si ridividono ulteriormente in: pannellabili- integrali a trascinamento e incassabili.

I pannellabili sono frigo da incasso che entrano dentro un mobile contenitore, l'estetica frontale è assicurata dal pannello applicabile sul frontale. Il frigo apre sulle proprie cerniere.

Intgrali a trscinamento vanno per la maggiore e sono incassati totalmente, l'anta del frigo è indipendente ma è indipendente anche l'anta del cassone che chiude sulle proprie cerniere. Le due ante sono collegate tramite una slitta ( farò delle foto dopo al momento del montaggio vero e prioprio)

Gli incassabili sono frigoriferi speciali che poggiano a terra per conto proprio aprono per conto proprio e frontalmente mostrano la loro estetica, generalmente inox.
Possono essere rivertiti con dei mobili che li cingono come una cornice perimetrale.
I primi erano i frigoriferi americani con dispensa del ghiaccio e delle bibite condispenser posto sul fronte.
Il mobile posto superiormente deve assicurare il passaggio dell'aria.
Ci sarebbe ancora molto da dire ma limitiamoci al montaggio che verrà nella seconda parte con tanto di foto, anche se di pessima qualità.

CAPPE

Le cappe sono diventate motivo d'arredo, infatti nasce la cappa d'arredo che va montata senza il pensile.
Normalmente hanno un camino su cui dovrebbe in teoria scorrere un tubo, ma non sempre è così.
Le cappe oltre all'aspirazione possono essere anche filtranti

Immagine

Alcune cappe sono incassate nel pensile, in verità molto poche, perlopiù sono agganciate sotto al pensile con delle semplici viti.
Queste possono essere estraibili o con frontalino. Quelle estraibili comunque necessitano anch'esse di un frontalino riportato che può essere in legno o lo stesso motivo della cucina o in cristallo, fornito dalla casa. Quelle con frontalino hanno comunque una piccola appendice a loro volta estraibile che si tira fuori nel momento di massimo vapore e sono in vetrotemperato. La differenza sta nel fatto che quella estraibile quando è chiusa è a filo pensile e non disturba soprattutto se dovesse capitare vicino all'angolo pensile. Quella, diciamo così normale, è più grande occupa più spazio e non può essere collocato vicino il pensile angolo.
Le misure classiche sono 60-80-90. Quelle fuori misura sono 70-120.
Le cappe d'arredo vanno montate sole senza pensile, anche se spesso sono accompagnate da mensole e mensoloni. Ci sono cappe per isole che sono centrali e seguono la stessa tecnica delle cappe d'arredo.

Se non sono provviste di tubo con sbocco fuori ell'esterno necessitano di filtri al carbone per il ricircolo dell'aria, mentre viceversa se sono collegate allo sbocco esterno non necessitano di filtri, anzi si consiglia di smontarli.

Il foro per la fuori uscita dei fumi da parte della cappa comunque segue la normativa in fatto di sicurezza, ovvero che non possono essere collegati a canne fumarie comuni ecc. ecc.

TOP

Il top della cucina è un tassello di prima importanza, nel montaggio della cucina, nella resistenza del piano di lavoro, nell'igiene del piano di lavoro, nell'estetica della cucina e purtroppo anche nel costo.

Dal semplice piano di laminato, postforming al piano in okite al piano in corian o equivalenti, fino ad un piano in granito, ad esempio il nero Africa o il nero assoluto, in ultimo e non da ultimo un bel top in legno massello.

Laminato postforming: pregio costo limitato e discreta robustezza contro si consuma nell'arco di 8-10 anni poco pregiato e qualche volta si scolla specialmente sotto il lavastoviglie.

Okite- granito pregi: belli esteticamente e molto duri contro elevato costo qualche volta si possono rompere

Marmo pregio bello esteticamente e pregiato contro molto fragile e poco igienico

Corian o simili pregi colori bellissimi più caldi del granito molto molto resistenti facile lavorabilità indistruttibili si possono rigenerare contro costo elevato

top massello pregio bello esteticamente, resilienza altissima contro costo e limitata durezza all'abrasione problema della verniciatura.

Il montaggio del piano è di assoluta importanza, basti pensare all'angolo del muro e ad un eventuale fuorisquadro.
Normalmente quando si compra una cucina ivi compreso il piano e abbiamo un angolo del muro che non è preciso, pagheremo tutto nel montaggio del piano.

Il piano con l'incasso presenta dei fori dove vanno collocati il lavello e il piano cottura. Questi fori presentano un punto di assoluta debolezza del top perchè in quel punto si possono verificare delle rotture e con un prodotto di bassa resilienza come il granito il pericolo si presenta persino nel trasporto.

Da questo punto di vista i corian ed i postforming sono molto più affidabili e facili nell'incasso del lavello e piano cottura.

Immagine

Questi piani cottura sono dei domino, molto belli per chi ci cucina perchè molto spaziosi ed indipendenti ma molto lavorati per il montaggio e l'allaggio del gas che necessita di ben 3 tubi gas.



MONTAGGIO

Innanzi tutto dobbiamo attaccarla al muro, almeno i pensili. I pensili sono provvisti di attaccaglie di vario tipo, posto le foto dei modelli più noti e facili da trovare.

Immagine

Immagine
questa attaccaglia che vedete è un modello che è un pò una via di mezzo dal tradizionale esterno al tipo interno.
Si monta esternamente al pensile ma va montato con la barra al muro e non col tassello.

Immagine
Questa è un'attaccaglia molto comune. Ha sostituito il modello che finiva dritto, infatti l'occhiello di questo tipo finisce a lato, questo comporta l'obbligo di prendere un dx ed un sx perchè vanno montati a coppia.
Presenta il vantaggio che i fori al muro, quando s'incotrano due pensili , si distanziano evitando cedimenti del muro per un eccesso di buchi.

Immagine

Questo gancio, molto più recente come modello, va montato solo internamente al pensile, a volte è montato senza viti a pressione con delle spine in plastica, a volte va montato solo con le viti.
Presenta due viti di regolazione interne, una alza ed abbassa il gancio, l'altra lo avvicina e lo allontana. Per attaccare il pensile al muro conviene tirare fuori il gancio il più possibile e posizionarlo a metà altezza, poi una volta appeso, il pensile, si registra tirandolo e lasciando solo lo spessore delle mattonelle.

Immagine

Questa è la barra che va posizionata al muro e su cui andranno appesi i pensili, almeno quelli che montano il tipo di gancio adatto.
Il posizionamento di questa barra gioca un ruolo importante per la riuscita del montaggio di una cucina. Non importa stare a guardare il millimetro perchè i ganci presentano una regolazione, la vite descritta prima, che consente un movimento di circa 1 cm. Comunque è importante posizionarla bene. Non va montata all'altezza massima dei pensili perchè il gancio interno è sotto il pensile di 4 cm succede che questa stecca va posizionata 4 cm più in basso dell'altezza max della cucina o della colonna di riferimento. Mentre per l'altro tipo di gancio ovvero quello esterno al pensile si potrebbe prospettare una misura diversa.

Immagine

Immagine


i tasselli che vanno messi dentro questa stecca sono piuttosto semplici, se ne possono usare di diverso tipo e marca, comunque si consiglia sempre un tassello di marca perchè c'è in gioco anche la sicurezza.
Il tassello non va messo a caso altrimenti la stecca non fa il proprio lavoro. Il tassello va posizionato al foro corrispondente alla spalla del pensile, dx e sx. Una volta fatto questo si può abbondare con qualche tassello aggiuntivo posizionato in zone strategiche. La stecca non va posiziona a livello o come si dici a bolla questo può rivelarsi un errore. La stecca va posizionata allo stesso livello del pavimento, se il pavimento non è a livello bisogna seguire la stessa linea, che poi sarebbe anche quella delle mattonelle.

Ciao, saltando qualche argomento secondo un filo logico, posto qualche foto su come regolare un piano cottura,
semplicemente perchè adesso sto facendo questo lavoro, quindi perchè non approffittarne?

Immagine

sotto il pomello con un cacciavite microscopico si può regolare il minimo.

Immagine

Il colore della fiamma indica il rapporto stechiometrico. La combustione incompleta per mancanza d'ossigeno rende la fiamma più rossa. Questo fornello va quasi bene è un pò debole.

Immagine

Immagine

Sotto il bruciatore si trova il getto del gas "ugello" non sempre perchè ci sono dei modelli che hanno la registrazione tramite una vite.
Se il fuoco tende a staccarsi dal bruciatore è troppa " aria" va ridotta diminuendo il sipario che sta dentro il piano cottura.

Immagine

Immagine


Come incassare un frigorifero.
Innanzi tutto precisiamo che sto parlando di come uncassare un frigorifero su una colonna già predisposta per quel frigorifero. Capita anche di dover incassare frigoriferi su mobili che non sono adatti o viceversa frigoriferi diversi di misura che vanno adattati a cassoni che prima ospitavano altri modelli di altre dimensioni. Ma questa è un'altra storia.
In questo caso posso anticiparvi che è una cavolata immane. Facilissimo.

Immagine

Beh dopo averlo spaccottato inseritelo dentro.
Sollevate la base tenendo la parte alta del frigo leggermente piegata verso di voi e fatelo scorrere dentro spingendo un pò di più nella parte bassa.

Se la collonna ha le ante smontate l'operazione può risultare facilitata, ma anche senza staccare le ante entra.

Immagine

Prima di rimontare le ante spingete il frigo un pò più dietro. Ricordate la presa d'aria? Quella vi consentirà di spingere il frigo qualche cm più dietro e darvi il modo di riattaccare le ante.


Immagine

Immagine

una volta rimontate le ante dovete registrarle a prescindere il frigo che sta dentro. Le antine devono chiudere bene e piccoli difetti come questo va guarito.

Una volte che le ante sono state registrate riportate il frigorifero davanti, quasi a filo del cassone.
Il F. presenta dei fori ,posti in basso e in alto, dove si inseriscono le viti che bloccherà l'elettrodomestico al cassone.

Inizialmente può bastare una sola vite al centro. Basta che si tiene fermo e ci consente di agganciarlo.

Immagine

Immagine

Queste slitte che vedete in foto servono a rendere le due ante ovvero quella del frigorifero e quella del mobile attaccate ma con libertà di slittamento.
Proprio lo spessore della slitta è lo spazio che va lasciato al frigorifero per non arrivare al filo davanti del cassone.

ATTENZIONE: se il frigo è posto troppo dietro potrebbe succedere che l'anta del mobile potrebbe impedire alla porta interna dell'elettrodomestico di chiudersi ermeticamente. Caso contrario se il frigo è posto troppo avanti si rischia che quando la porta del frigo è chiusa l'anta del mobile rimane staccata dal cassone e quindi risultare antiestetica, ma funzionale.

Ovvio che nel primo caso il problema è più grave perchè si rischia la fuoriuscita del freddo e il malfunzionamento dell'apparecchio.

Per completezza sull'argomento aggiungo che: esistono anche altri modelli di slitta per traino dell'anta. Comunque il principio è lo stesso.
Unica accortezza è quando avete un'anta di legno che presenta una specchiatura, un pannellino leggero o di compensato, non bisogna far capitare la slitta in quel punto.
Normalmente la prima slitta essendo posizionata in alto corrisponde quasi sempre all'intelaiatura dell'anta, mentre quella in basso potrebbe anche capitare in un punto non adatto, soprattutto se il frigorifero è sollevato.

Le porte del frigo presentano una premarcatura di dove andrà la vite della slitta, potete usarla o come potete posizionarvi dove meglio credete.
Posizionate la slitta e con un chiodo fate una piccola marcatura sul punto dove andrà la vite e avvitatecela senza troppi complimenti, perchè sono viti a lamiera, autofilettanti e si avvitano veramente in qualunque punto.

Spero di essere stato, non dico chiaro, almeno comprensibile.


Avatar utente
macigno
Utente junior
Messaggi: 242
Iscritto il: 03/09/2015, 23:06
Gender: None specified

Re: Tutorial - Come montare una cucina

Messaggioda macigno » 10/03/2016, 14:29

Immagine

Incassare un piano cottura su un top.
Questo top che vedete in foto è uno dei più scarti che esistono in commercio.
Non regge il confronto con top di elevata bellezza e pregiatezza. Mentre per quanto riguarda la resistenza e il rapporto prezzo qualità sono ottimi.
Perchè al confronto di un prezzo 10 volte più basso di un top in Corian o Okite hanno una resistenza discreta.

Primo accorgimento è l'isolamento del bordo per non fare filtrare l'acqua, questo si può fare con il silicone o con lo stucco dato in dotazione dalla ditta costruttrice.
Il perfetto isolamento determina la durata del piano perchè ad una pur minima infiltrazione col tempo il danno sarà irreparabile.

Immagine

Nella parte inferiore il piano cottura ha delle staffe che vanno fissate sotto al top. Nello stringere queste viti bisogna esercita una contropressione dalla parte del piano cottura perchè queste staffe sono piuttosto leggere e avvitano su un lamierino di 1mm a malepena.

Immagine

Immagine


Una volta agganciato il piano cottura e poggiato il top sulle basi della cucina, si deve presentare così.
Ovvero la parte inferiore, libera per il passaggio del tubo del gas e del cavo elettrico.

Anche il filo elettrico ha la sua libertà. Normalmente se il piano cottura non è elettrico e non ha piastre elettriche, l'assorbimento è minimo, comunque è preferibile fare l'allaccio elettrico il più lontano dal tubo gas.
Il tubo gas deve essere del tipo metallico e deve essere montato con guarnizioni nuove sempre, inoltre la prova di fuga gas va effettuata con bombolette specifiche rivelatrici di fughe gas e non con il fiammifero.

Immagine

Per incassare il forno ovviamente la parte posteriore della base deve essere libera da tubi gas e fili ellettrici o da qualsiasi altra forma d'impedimento. Tutto l'impiano di prima deve viaggiare nella parte posteriore del mobile sulla faccia del muro.

Come montare il forno.

Immagine


Immagine


Immagine


Per incassare un forno elettrico non c'è molto da dire perchè è un'operazione molto semplice.
Prima d''inserirlo nel vano bisogna collegare i fili elettrici.
Unica attenzione in quanto il forno assorbe molta energia quindi attenti alle giunture o alle spine. Meglio usare un morsetto con filo intero fin dentro la presa senza nessuna spina perchè con elettrodomestici che superano i 1000 Watt di assorbimento quelle spine lì pur essendo da 16 Amper non sono garantite.
Troppo spesso mi capita di smontare vecchi forni con le prese e le spine cotte e sbriciolate, con rischio di cortocircuito.


Avatar utente
macigno
Utente junior
Messaggi: 242
Iscritto il: 03/09/2015, 23:06
Gender: None specified

Re: Tutorial - Come montare una cucina

Messaggioda macigno » 10/03/2016, 14:30

Giusto per completezza il forno va bloccato con delle viti sul frontale.
Dopo aver collegato l'impianto elettrico e si raccomanda di usare un filo di sezione generosa minimo 1,5 ma di solito monto sempre il 2,5 con dei buoni morsetti.
Dicevo, conviene smontare la porta davanti al forno e fissarlo con delle semplici viti, viti che di solito sono date in dotazione.

Semplici viti perchè sono situate fuori la muffola.

Immagine


Immagine

Immagine


Avatar utente
macigno
Utente junior
Messaggi: 242
Iscritto il: 03/09/2015, 23:06
Gender: None specified

Re: Tutorial - Come montare una cucina

Messaggioda macigno » 10/03/2016, 14:40

Ciao
come montare il pannello davanti il lavastoviglie.
Innanzi tutto bisogna precisare che il lavastoviglie sia da incasso e non il free standing o linea bianca come la chiamano i negozianti.
Anni fa un lavastoviglie da incasso costava molto di più di uno bianco e a volte si optava per il meno costoso annche se la linea della cucina perdeva un pò.
C'è stato un periodo in cui il lavastoviglie della linea bianca offriva la possibilità di un mezzo incasso; togliendo il top sopra ed infilando un laminato davanti dentro un profilo di alluminio di cui, appunto, alcune lavastoviglie erano predisposte.
Adesso non c'è bisogno di tutto questo calcolando che alcune lavastoviglie sono omaggio se compri il kit completo della cucina tipo PC, FO, FR, lavello cappa ecc. ecc.
Oltre al fatto che si trovano ottime lavastoviglie a 300,00 euro.
Dato che mi sono dilungato su questo argomento delle caratteristiche aggiungo come consiglio per un'ottima scelta di guardare il rumore espresso in decibel.
Passiamo allo sportello.

Immagine

Immagine


Tutto quello che vi occorre per montare lo sportellino davanti lo trovate in dotazione dentro il lavastoviglie stesso,
compreso il fogio delle istruzioni che però per persone di una intelligenza poco superiore alla medio io consiglierei di non aprire neanche perchè vi farà un bel pò di confusione. Per non dire il fatto che a volte è scritto in 100 lingue meno che l'italiano.

Immagine

Immagine

Immagine


Questo foglio delle istruzioni ha segnato con se l'interasse dei fori di dove andranno le viti per bloccare l'antina.
Consiglio: la distanza dei fori la potete ricavare anche direttamente dalla porta del Lav stesso quello che conta è di non applicare la misura sull'antina ma di fare la sottrazione.
Esempio se l'antina misura 597mm e il foglio dice interasse 560 allora fate questo
mm597-560:2=mm18.5 Questa è la misura esterna al bordo dell'anta che potete segnare con la matita.
Potete anche poggiare il foglio di carta come dima sopra l'anta


Avatar utente
macigno
Utente junior
Messaggi: 242
Iscritto il: 03/09/2015, 23:06
Gender: None specified

Re: Tutorial - Come montare una cucina

Messaggioda macigno » 10/03/2016, 14:42

Immagine
per la larghezza delle viti bisogna fare come ho detto sopra, mentre per l'altezza delle viti bisogna ricordarsi che è molto importante che l'anta cominci a filo superiore della pporta del lavastoviglie.
Il fissaggio è diverso da marca a marca, fondamentalmente il concetto è lo stesso si parte da due supporti fissi sull'anta che vanno a posizionare l'anta sulla porta, dopo il tutto va bloccato con delle viti.
Alcune marche danno in dotazione un nottolino che fissato sulla antina da la possibilità sulla porta del lavastoviglie di scorrere dentro un'asola in modo di mettere a filo le due ante che combaciano e dopo bloccare il tutto con delle viti.

Immagine

Il segno che vedete sull'antina fatto con la penna è stato ricavato esattamente come vi ho spiegato sopra.

Immagine

contrariamente a quanto sembra questo foro non crea alcun problema all'acqua dentro il lavastoviglie in quanto è al di qua della guarnizione della porta.
alcune lavas. hanno il foro libero e passante di dove andrà la vite, altre marche invece ti dicono di svitare una vite corta e sostituirla con una vite lunga passante.
E' molto importante che le viti siano di acciaio inox. Se in dotazione è probabile che lo siano altrimenti compratele ad un ferramenta.

La lunghezza dell'anta: è importante che l'anta sia lunga come le altre ante a filo della parte bassa della cassa dove comincia il piede. Questo fatto di per se scontato non lo è in caso di una vostra realizzazione.
L'anta attaccata davanti la porta crea sempre un piccolo problema nel girare sotto infatti sarà molto probabile che occorrerà fare uno scalino allo zoccolo della cucina di circa 1 cm.
Le lavastoviglie hanno una misura nominale di 60 cm di larghezza ma sono sempre qualche mm in meno. Mentre per l'inserimento questo fatto vi agevola nel realizzare l'anta è importante farla di 59,5 per farla girare facile tra le due basi senza scrape


Avatar utente
macigno
Utente junior
Messaggi: 242
Iscritto il: 03/09/2015, 23:06
Gender: None specified

Re: Tutorial - Come montare una cucina

Messaggioda macigno » 10/03/2016, 14:43

Immagine

Condizione essenziale per il montaggio IN CUCINA di lavastoviglie e perchè no anche la lavatrice e che dietro il lavello ci sia spazio per il passaggio dei tubi.
Personalmente essendo io il più delle volte il costrutture della cucina sto attento a questo particolare.
Quando i lavelli sono "interi" fino a toccare il muro occorre col seghetto alternativo creare un'asola o uno scasso per fare tale passaggio.
Inutile dire che è una cosa noiosissima, molto meglio prevedere questo doppio fondo.

Immagine
Questo sottolavello ospita il sifone con i dovuti allacci per lavastoviglie e lavatrice con i tubi di scarico per il sifone e i tubi di carico per l'acqua. L'idraulico è stato "istruito" prima dell'impianto.

Immagine

Immagine

Vi ricordo che è possibile montare una lavatrice normale sotto la cucina con il semplice accorgimento di prenderne una più stretta e lasciare sul davanti lo spazio per le cerniere e le antine.
La lavatrice da inserimento specifica costa un botto quindi lasciamo perdere se non è possibile comprarla.


Avatar utente
macigno
Utente junior
Messaggi: 242
Iscritto il: 03/09/2015, 23:06
Gender: None specified

Re: Tutorial - Come montare una cucina

Messaggioda macigno » 12/03/2016, 21:27

Immagine

Immagine

Immagine

Il top della cucina è di vitale importanza.
Tenendo presente che deve assolvere due compiti principali: estetica e resistenza al lavoro.
Vi propongo in questo tutorial come montare il piano in agglomerato di quarzo comunemente detto:"Okite"
Credo che questa tecnica si possa applicare anche al marmo ed al granito.
Essendo un materiale molto duro è di conseguenza poco resiliente.
La poca resilienza potrebbe giocare brutti scherzi perchè basta sbagliare un movimmento ed il piano si rompe.
Certo che se vi siete rimessi nelle mani di un professionista per il piano della vostra cucina questo thread è inutile mentre se siete voi a doverlo montare allora forse è meglio che seguiate con attenzione questo breve trattato.
Per il trasporto in tutta sicurezza conviene ingabbiare il piano con una cassa di abete sottomisure.
Ci sono anche ditte che consegnano il piano già chiuso nelle casse d'abete.
Almeno per adesso il primo passo è questo.



Torna a “Tecnica generale”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti