Riparz ha scritto:Non vorrei andare in off-topic, al limite apriamo un thread a parte, ma gli strumenti per misurare l'umidità del legno servono veramente? Mi spiego meglio:
1. quelli che possiamo acquistare senza svenarci, sono effettivamente precisi?
2. serve realmente misurare l'umidità se tanto poi, a seconda di dove viene collocato il manufatto, assorbe l'umidità dell'ambiente?
3. l'umidità di una tavola, ad esempio, non potrebbe essere differente a seconda del punto in cui la misuro?
4. esistono tabelle / regole scritte o non scritte per sapere interpretare i risultati?
Perdonate le domande, magari banali, ma è un tema affascinante su cui mi dichiaro totalmente ignorante e su cui non ho purtroppo tempo per documentarmi.
ciao
Mauro
Probabilmente Sandrino ha postato quella foto "ispirato" dalle mie lamentele in merito al legno non completamente stagionato (lo chiamai al telefono 3-4 settimane fa..).
Questi aggeggini costano una quindicina di euro, e se ne avessi avuto uno in occasione dello sciagurato acquisto mi avrebbe segnalato il 30% di umidita' (contro il 10% circa della legna perfettamente stagionata che acquistai subito dopo), gia' verificato! Invece mi sono fidato dell'operaio che mi ha rifilato tavole che effettivamente mi parevano "troppo pesanti". Oramai ho la "mano", ma non mi sono fidato di me stesso!
L'aggeggino serve anche per fare misurazioni costanti al fine di far stabilizzare le tavole in laboratorio prima della lavorazione, altra cosa secondo me importante.
Dopo la lavorazione, il manufatto sara' spostato in altro ambiente e assorbira' (o perdera') umidita' , ma dobbiamo esser bravi noi a usare le contromisure affinche' i vari movimenti non siano dannosi (ad esempio le asole per permettere le contrazioni stagionali).